La mia strada nella cinofilia inizia oltre quaranta anni fa e a quei tempi c’era solo la via del controllo e della sottomissione. Mi trovai presto a disagio perché non capivo come si potesse costringere un altro essere vivente a fare delle cose che magari non gli piacevano o addirittura non rientrassero nella sua indole, così decisi di trovare strade diverse per relazionarmi con il cane. Avere fatto corsi formativi con esponenti europei che proponevano vie diverse, aver frequentato la Facoltà di Psicologia alla Sapienza di Roma e Tutela e Benessere animale a Teramo mi permise di ideare una mia via che si rivolgeva all’animale in modo etologico e con uno scambio di valori culturali che riuscivano ad arricchire entrambi.
Ho vissuto cinque anni con un ibrido Lupo/Cane, le mie esperienze con gli altri soggetti mi hanno sempre cambiato un po’ da quello che ero prima. Tutto ciò mi ha permesso di aprire il primo studio di “Terapia cognitivo comportamentale nel Cane” e aiutarli a risolvere i problemi comportamentali con l’unione della psicoterapia animale e della Zooantropologia. Molti sono i soggetti che ho seguito nei recuperi e sono arrivati da tutta Italia, ma ognuno di loro è stato un caso diverso che mi ha arricchito e spinto a studiare sempre di più.